domenica 16 dicembre 2007

Troppo, troppo, troppo.

Mi era venuto il dubbio tanto tempo fà : più di un esame alla volta non sono mai riuscito a preparare.
Però in compenso ricordo ancora parecchio di quello che ho studiato.

Fare troppe cose contemporaneamente non fa bene: lo sostengono studiosi di neurologia e un articolo dell'Atlantic Monthly, uno dei migliori mensili d'inchiesta americani, che cerca di capire cosa ci sta succedendo. Non è solo la tecnologia, con le mille "interruzioni" che email, telefonino, chat, web portano con sé, ma anche il modo con il quale stiamo organizzando il lavoro e il tempo libero nelle nostre società. Troppe attività, troppe informazioni, troppi impegni. Cento anni fa l'unità di misura del tempo personale dedicato ad una attività erano le giornate, oggi sono i minuti. E troppe cose contemporaneamente ci rendono meno intelligenti.

Estratto da : NOVA100

Lo riparo? No, lo butto

Lo riparo? No, lo butto
Il problema della tecnologia elettronica di oggi non è il prezzo (un cellulare nuovo costa molto ma solo per poche settimane, poi "scompare" sostituito da altri). Piuttosto, scrive Adam Guha, il suo valore. Un ottimo indicatore è la "riparabilità" degli oggetti: conviene buttarli e prenderli nuovi. Anche perché sono progettati per non essere riparabili, ma sostituiti...

Nova24 Ora!: Lo riparo? No, lo butto

Fino ad oggi esisteva un mito metropolitano che diceva che le aziende hanno l'obbligo di tenere minimo 10 anni i pezzi di ricambio dalla data dell'ultima riparazione.
Il mito stà per diventare realtà, grazie all 'Unione Europea : speriamo di avere un nuovo modo di consumare.

mercoledì 12 dicembre 2007

Sette tesi contro l'uomo globale

Un articolo su cui veramente meditare e incominciare a pensare un pò controcorrente:
La Globalizzazione non è un dogma

Sette tesi contro l'uomo globale. Corriere della Sera

venerdì 7 dicembre 2007

Un Paese che cresce, senza sviluppo

Un bambino cresce, ma può anche non svilupparsi !!!
Se va bene non mette su muscoli, se va male diventa rachitico.

Un Paese che cresce, senza sviluppo. Corriere della Sera

giovedì 6 dicembre 2007

La brutta figura degli studenti italiani rispetto al mondo

Gianluca Salvatori: PISA in Italia e nel mondo

Ma non è colpo loro: se la classe politica avesse veramente un attacco di orgoglio :

- dovrebbe mandere in pensione il più alto numero possibile di insegnanti possibile
(maestre giardinere comprese)
- emanare il più duro concorso mai fatto nella storia d'Italia
- dare il potere ai preside di "premiare" in base ai risultati (con soldi)
- permetter ai presidi la chiamata diretta
- abolire la maturità e fare un test nazionale a punti
(sarà nozionistico, ma almeno avremo qualcuno che ha studiato)

Tutto ciò costa, ma è l'investimento migliore che ci possa essere.

Chi è ???

Chi è ???